lunedì 8 dicembre 2014

I Libri Le Scienze

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martedì 16 settembre 2014 
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di Roberto Guerra - Nel 2014  si segnala certamente una iniziativa editoriale periodica in corso dalla primavera scorsa, ovvero i libri Le Scienze, collana Le Frontiere della Scienza, volumetti agili, scorrevoli e rigorosi, a più voci, il meglio della nota rivista  e dei suoi autori, dedicati allo stato attuale del sapere scientifico sui grandi temi dell’umanità contemporanea, problematici e-o strettamente “speculativi”.  Se gira e rigira, anche in Italia, al di là del rumore mediatico e politichese, certa crisi strutturale fin troppo nota, in fondo viene anche da certa cronica arretratezza culturale scientifica,  tale iniziativa divulgativa e accessibilissima, indica,  la via se non regia certamente evolutiva per seminare i memi del nostro tempo più verosimili e conoscitivi. Se la collana spazia, come accennato, da analisi su certe problematiche urgenti (Ecoambientali e economiche energetiche) ad altre solo apparentemente astratte o per addetti ai lavori ( l‘esobiologia e la fisica contemporanea) il verosimile scientifico analizzato e discusso suona spesso in flagrante iato con i pregiudizi giornalistici, del senso comune, popolare  e  della risposta politica.
Ad esempio pare che la causa prima di certo inquinamento, CO2 e buchi d’ozono vari sia più l’agricoltura selvaggia e dissipatrice di certi fertilizzanti che automobili e industrie. Che gli OGM non siano affatto quel demonio che paventano l’Unione Europea e certo ambientalismo, lasciando poi ((in assenza di alternative realistihe) nell’indigenza  i paesi sottosviluppati. Che l’energia  solare non sia un flop ma neppure quella panacea su cui parecchi spergiurano. Che davvero noi umani non siamo soli nell’universo, ma che la storia temporale dell’universo permetta  pochissime finestre compatibili per qualche interazione con parallele cività intelligenti aliene. E così via. Stupisce forse questa dinamica costante che invita, in ultima analisi, a radicali svolte fin dalla scuola elementare e nei media, per incidere concretamente verso qualche cambiamento strutturale per la psicologia collettiva, finalmente  orientabile verso livelli conoscitivi decenti  E la conoscenza quasi amata, rivela in tutti i ricercatori delle varie pubblicazioni tematiche  prospettive sempre plurali, dialettiche, danzanti, dinamiche, a colori,  anche contraddittorie, ma dopo la scienza,  punto di non ritorno, Stile democratico abbastana diverso da quello “daltonico” e riduzionistico di certo andazzo sociopolitico.  La collana, supportata da La Repubblica, consta, sempre con prefazioni di Marco Cattaneo dei seguenti volumi: Fisica estrema; Il cammino dell’uomo; Gli enigmi del cosmo; La medicina del futuro; In cerca di altre Terre; La seconda rivoluzione verde; Il problema dell’energia. Della serie, riassumendo: quando in Italia si capirà che la scienza – e già da un pezzo – è se non il nostro cuore, certamente il Cervello e  lo stomaco del presente  e del futuro?



La Grande Guerra futurista (Centenario 1915-2015)

In uscita “La grande guerra futurista (Wold War I, Centenario 1915-1918). Italo Balbo trasvolatore”

“La grande guerra futurista (Wold War I, Centenario 1915-1918). Italo Balbo trasvolatore”

Il futurismo e la prima guerra mondiale per il centenario della cosiddetta Grande Guerra del 15-18, riletta con sguardi psicostorici e futuribili. trasversali e anti-ideologici Una ventina di noti scrittori, filosofi e artisti, alcuni di Ferrara, intervengono con brevi saggi e interviste, sull’evento epocale che stimolò Freud e Einstein a una famosa corrispondenza storica e che vide l’avanguardia italiana in prima linea. Interviste anche sul trasvolatore Italo Balbo, celebrato oltreoceano come archetipo del primo novecento: con brevi saggi e interviste dai ferraresi Barbieri Lorenzo (politologo), Ferretti Alberto (politologo e storico), Giardini Paolo (politologo), Marco Tani (scrittore) e altri.  A cura del neofuturista Roberto Guerra con contributi e note critiche inoltre di Calselli Luca (Roma, architetto. già collaboratore di Fuksas), Casalino Pierluigi (Imperia. futurologo e islamista), Cecchini Graziano (Roma, Futurista.. la Fontana Rossa di Trevi) , Conte Vitaldo (Roma, Critico d’Arte… Docente Belle Arti Roma), D’Aquino Gianluca, (Alessandria, scrittore, Premio Giallo Mondadori) Daco (Belluno, Net artista, SL), Fiore Antonio, (Roma, pittore futurista) Giovannini Sandro (Pesaro, filosofo, scuola romana di filosofia politica), Guglielmini Stefano (Politologo, Ferrara, Federalismo Regionale Emilia-Romagna), Manias Giuseppe (Oristano, sociologo, curatore Biblioteca Gramsciana di Ales), Melandri Paolo (Faenza, poeta e musicologo), Pignalosa Vanessa (Salerno, pittrice, cocuratrice Circolo Arianna), Pinna Maria Antonietta (Londra, scrittrice e blogger), Russo Gennaro (Napoli, presidente Space Renaissance Italia, ricercatore aerospaziale), Saccoccio Antonio (Roma, ricercatore ciberculturale, Univ. Tor Vergata), Scorza Fabio, (Londra, filosofo e giornalista culturale) Sgroi Luigi (Milano, critico d’arte e curatore Nord Italia Mov. Nuova Oggettività), Siniscalco Luca (Milano, Filosofo e redattore Luuk Magazine) Vaj Stefano,(Milano, filosofo e futurologo, dirigente Ass. Italiana Transumanisti) Vatinno Giuseppe (Fisico e Filosofo), Venturini Filippo (Perugia, scrittore e ricercatore archeologico).

Tavolette Heliopolis.. "non aver paura di dire" a c. di Sandro Giovannini

Italian Network

CULTURA ITALIANA NEL MONDO - "ITALIA 2014" - A META' FRA OPERE D'ARTE E IL LIBRO LE "TAVOLETTE DELL'EDITRICE HELIOPOLIS PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA ITALIANA NEL MONDO

(2014-12-02)
    Libri d'arte in polvere di lignite e incisi al laser per le preziosissime cosidette Tavolette,: questa la firma per la Casa editrice Heliopolis di Pesaro, specializzata in produzioni a metà tra volumi collezionistici d'altri tempi e nuove modulazioni contemporanee. Un poco come le produzioni della ben celebre Franco Maria Ricci.  Nello specifico ecco le produzioni del 2014, recentemente edite e in uscita.  A cura del poeta filosofo Sandro Giovannini, si segnalano: Nel presente eterno, la felicità delle cose...VII note di Sandro Giovannini al testo di Giovanni Sessa su Emo pregiata tiratura Heliopolis in contemporanea con il libro di Giovanni Sessa: “La meraviglia del Nulla. Vita e filosofia di Andrea Emo”, Bietti, Milano, 2014 e tende a rimarcare alcuni plessi logici del testo di Sessa, in una dialettica costruttiva e serrata.

Ciò fa ben rilevando tale lavoro organico sul filosofo veneto, condotto da Sessa con determinazione ed efficacia notevole, sia per le implicanti risonanze filosofiche di contesto che per l’unicità/esemplarità della cometa/chimera emiana, ricca di una forza imaginale potente che non concede nulla  all’ovvietà, comunque paludata...Prefazione di Romano Gasparotti. 200 copie numerate e personalizzabili i  4 tipologie di copertura: 1) pergamena naturale con disegno di copertina a mano, copertura in cuoietto nero, in cuoietto naturale, in legno (varie essenze) con incisioni e traforature laser.

seconda novità 2014  “...non aver paura di dire...”

Fine 2014. Pregiata tavoletta Heliopolis Edizioni, in parallelo con un e-book (La Carmelina, Ferrara), stesso testo. Ma al di là della ormai storica collana a cui tanti scrittori hanno partecipato, cosa ricerca  questo doppio filosofico e comunicazionale? Se è vero che oggi è improponibile non cercare di comunicare e nello stesso tempo tutto si sfilaccia nella quantità e nell’indifferenziato, allora questo ossimoro vivente, questo duplice registro serve a soddisfare una esigenza rimanendo fedeli alla profonda vocazione ed evocazione del bello nella sostanza (che è forma), aggiungendo e non sottraendo. Una cartina di tornasole. Uno scandaglio veritativo. Contenutisticamente gli autori perseguono una propria ricerca di verità e di coraggio, oggi altrettanto preziosa.
“non aver paura di dire…” 42 contributi di:

Angela Ales Bello, Luigi Alfieri, Alberto Cesare Ambesi, Umberto Bianchi, Mariano Bizzarri, Ettore Bonessio di Terzet, Claudio Bonvecchio, Giuliano Borghi,  Riccardo Campa, Agostino Carrino, Vitaldo Conte, Raimondo Cubeddu, Giovanni Damiano, Vittorio de Pedys, Gianfranco de Turris, Massimo Donà, Adriano Fabris, Francesco Franci,  Luca Gallesi, Romano Gasparotti, Giuseppe Gorlani, Luca Grecchi, Roberto Guerra, Michelangelo Ingrassia, Vito Limone, Luigi Lombardi Vallauri, Francesco Mancinelli, Gian Ruggero Manzoni, Gianluca Montinaro, Raffaele Perrotta, Miro Renzaglia, Antonio Saccoccio, Andrea Scarabelli,  Giovanni Sessa, Luca Siniscalco, Francescomaria Tedesco, Stefano Vaj, Marco Vannini, Marcello Veneziani, Filippo Venturini, Piero Visani, Eduardo Zarelli.
curatela: Gianni Bertuccioli, Sandro Giovannini, Luigi Sgroi.(02/12/2014-ITL/ITNET)


Gramsci 2017 (Armando editore) recensione di Emilio Diedo

LITERARY MAGAZINE PADOVA 11 2014

Gramsci 2017. Dopo Berlinguer... Renzi, Grillo: per una sinistra italiana nell'era di Internet

L’opera qui proposta, mix saggistico, antologico, di Roby Guerra su Antonio Gramsci, è una seconda edizione riveduta ed ampliata del cartaceo edito da La Carmelina Edizioni, Ferrara-Roma 2013.
È ivi incluso, a fine saggio, un originale “Chip Chip Microchip” dedicato all’evento sismico che colpì, e devastò, l’Emilia nel periodo maggio-giugno 2012: ventiquattro componimenti poetici ispirati ad un’estetica postfuturista, del medesimo Guerra.
Ancor prima della premessa dell’autore sono inclusi quattro “Collaudi”, indicanti l’effettiva positività critica d’una, appunto, collaudata pubblicazione, la precedente. Collaudi eloquentemente espressi nelle allettanti note raccolte da: il giornale d’informazione La Nuova Sardegna; lo scrivente Emilio Diedo (da Literary); Marcello Francolini (da Salerno Magazine); e Roberto Bonuglia (da Il Tempo La storia).
Accurato saggio, ampio quanto a cronologia, da Gramsci e fino al presente, all’insegna d’un modulo di scrittura globalmente postfuturista, com’è nell’irrinunciabile mentalità e nel consequenziale stile del curatore. In pratica è una guida ad un approfondimento sulla poliedrica attività intellettuale ed innegabilmente politica di Antonio Gramsci – Ales (OR), 1891 † Roma, 1937; membro del PSI e fondatore de L'Ordine Nuovo, 1919; fece parte dell'esecutivo dell'Internazionale Comunista, 1923; e poi, segretario e deputato del Partito Comunista d'Italia (PCdI), 1924, affrontò la questione meridionale, indirizzando la politica dei comunisti verso l'unione con i socialisti massimalisti.
Un Gramsci che proprio, ed ineludibilmente, dal precipuo punto di vista politico, viene coerentemente raffrontato con uno dei suoi più degni successori, Enrico Berlinguer (cfr. 2011 Elogio postmoderno di Enrico Berlinguer). Sardo Gramsci e sardo Berlinguer (Sassari, 25 maggio 1922 † Padova, 11 giugno 1984; segretario generale del Partito Comunista Italiano dal 1972). E poi, transitando per il sempre attuale politico filosofo veneziano Massimo Cacciari (2009 Massimo Cacciari a la 7: 360° oltre la sinistra), il confronto giunge a convergere su un attuale interprete, molto gettonato protagonista della politica: Matteo Renzi. Personalità, quest’ultima, che, benché ideologicamente più centrista se non addirittura tenuemente destrorsa, è in ogni caso mossa da un piglio ugualmente rivoluzionario sul piano programmatico, se non più spregiudicato ancora (2011 Manifesto per Matteo Renzi).
Il libro, come s’era detto, edito per la prima volta nel giugno 2013, e segnalato dall’Istituto Gramsci di Grosseto nonché dalla Biblioteca Gramsciana di Ales, non poteva che essere riproposto: prima ristampato dalla stessa Carmelina e, ad un anno, rivisto ed ampliato in questo e-book di Armando Editore. È anche questa una delle motivazioni del richiamo che la presente recensione si propone come obiettivo, oltre al largo merito in sé dell’opera, condotta con acume d’indagine e lungimiranza.
L’analisi, nella sottile filigrana mentale dell’autore, potrebbe ambire inoltre a portare alla prova provata, se ce ne fosse ancora bisogno, che un nuovo futurismo, di cui Guerra ne è parte integrante e centrale nella propulsione propagandistica (postfuturismo), può essere inteso addirittura in transito nell’opposta strada di ‘sinistra’, rispetto a quella ‘destra’ che ne aveva intravvisto lo sviluppo del primevo movimento nel suo apicale contesto artistico ed estetico, inevitabilmente coincidente ad un’ideologia, quella fascista ovviamente, agganciata alla dinamica della storia. Anche se, già trattando della Nuova Oggettività, che ormai invade la sfera di questa nuova tendenza in seno ad un redivivo, più umano futurismo, non è proprio il caso di dare definizioni né di destra né di sinistra e neppure centriste. Ma lo si vuole sottolineare solo per un’ulteriore mera osservazione, integrativa di quest’analisi. Di fatto, e non per niente, i doverosi nomi di Marx e Marcuse e quello parzialmente pertinente ma certamente più attuale di Baudrillard, unitamente ad altri nomi quali quello, assolutamente centrato, di Marinetti e quelli laterali, un tantino più ambigui sul piano strettamente argomentativo, di Sanguineti e Pasolini, reggono un’ampia analisi nel senso surriferito.
Il contesto della ricerca è egregiamente supportato da un’assortita quanto qualificata appendice, elaborata sulle interviste di Roby Guerra a Giuseppe Manias e Graziano Cecchini, in qualità d’opinionisti; sull’intervista, questa volta arrovesciata, di Luigi Siniscalco allo stesso Roby Guerra; e su un’eloquente nota di Zairo Ferrante (“Morte per indifferenza”. Saggio semi-para-poetico di un indifferente,); oltre le dovute indicazioni di riferimento: nota curricolare sull’autore e bibliografia.
Con eloquenza e gustosa ironia Roby Guerra, in chiusura di Premessa, inneggia ad una più che condivisibile rivoluzione sociale di tipo indubbiamente pacifista (2012 Lotta amata X il futurismo: i futuristi per la netgeneration / Rottamatori, antipolitici e pirati). Dimodoché l’oramai sbiadita teoria della ‘lotta cruenta’ o altrimenti ‘lotta armata’, come la si voglia definire, lascia il posto ad una molto più congeniale e gradita ‘lotta amata’, priva di quella bellicosa erre che, dacché Marx la concepì, ha fatto tanto discutere sul piano sia teoretico sia politico.

martedì 28 ottobre 2014

Gramsci 2017 e il progressismo digitale

Gramsci 2017 ebook  armando editore
*Roberto Guerra, Gramsci 2017.... (Armando editore, ebook, 2014)
Sulla Treccani on line l'autore persino segnalato, in altre enciclopedie web sfigate..  quasi la Guerra dei Mondi con un marziano parodia convinto ancora che il Futurismo sia fascista! Niente di più falso e lo prova l'editoria nazionale storica italiana pubblicando questo saggio di Guerra che ripercorre criticamente e con stile dis-organico la storia della siinistra italiana (e area affine progressista)  fino ai giorni nostri.  Da Gramsci a Berlinguer alle news 2.0 di Matteo Renzi e Beppe Grillo, anche Marx, anche Majakowskij e Marinetti. Anche infatti il futurismo contemporaneo, ad esempio Riccardo Campa e Antonio Saccoccio, da cui - Saccoccio- il testo in questo caso inserito dal  fondatore del netfuturismo.....
ANARCHISMO (E FUTURISMO) PER RENZO NOVATORE
di Antonio Saccocccio
Futurismo e anarchismo sono due strade di ribellione destinate ad incrociarsi inevitabilmente. Il fuoco vitale e volontaristico che brucia nelle anime dei futuristi e in quelle degli anarchici è spesso indistinguibile. Alcuni testi di Renzo Novatore (1890-1922), anarchico che nel suo breve percorso incrociò il Futurismo, dimostrano perfettamente quanto gli anarchici siano profondamente anche futuristi.
Nell'anarchismo – in fatto di vita praticamente e materialmente vis dei due diversi concetti filosofici, comunistico e individualistico, che lo dividono nel campo teorico, due istinti spirituali e fisici i quali servono a distinguere due temperamenti di proprietà comune a tutte e due le tendenze teoriche e filosofiche. Pur figli entrambi della stessa sofferenza sociale, abbiamo due istinti diversi che ci danno due diverse sofferenze di origine edonistica.
Vi sono quelli che soffrono – direbbe il Nietzsche – per esuberanza di vita (comunisti e individualisti) e vi sono quelli che soffrono d'impoverimento della vita. A questi ultimi appartengono quei comunisti e quegli individualisti amanti della quiete e della pace, del silenzio e della solitudine. Ai primi appartengono quei comunisti e quegli individualisti che sentono l'io interiore che sentono l'io interiore come un possente fremito dionisiaco traboccante di potenza, e la vita come una manifestazione eroica di forza e di volontà. Sono coloro che hanno il bisogno irresistibile di gettare la fiamma del loro "io" contro le muraglie del mondo esteriore per scardinare e vivere la tragedia. Noi siamo di questi!
Oggi la storia dell'umanità è giunta a uno – forse il più grandioso – di quei suoi tanti vortici ove l'anima dell'uomo è chiamata a rinnovarsi radicalmente sulle rovine magnificamente orrende del fuoco e del sangue, della catastrofe e della distruzione, o cristallizzarsi vigliaccamente nel decrepito e cadaverico concetto di vita che ci ha dettato e imposto l'anacronistica società borghese.
Il vitalismo e il volontarismo degli autentici futuristi appartengono anche a Novatore. L'audacia, e quindi la lotta contro tutti gli atteggiamenti vili, è un'altra caratteristica imprescindibile per i ribelli anarchici e futuristi. Come lo è l'istinto dionisiaco-nietzschiano.
Se questo pugno di audaci non balzerà fuori dall'ombra per gettare sulla laida faccia della società borghese il nero guanto di sfida e di rivolta, i rettili della demagogia politicantesca e tutti i saltinbanchi speculatori ed ipocriti dell'umano dolore rimarranno essi i padroni del campo e sul tragico sole rosso che cerca illuminare l'oscuro vortice della cupa storia che passa, getteranno l'oscena maschera di biacca portata sul libero orizzonte dell'umano pensiero da quel debosciato arlecchino che nomasi "Marx" e tutto finirà in una commedia turpe e grottesca innanzi alla quale ogni anarchico dovrebbe suicidarsi per dignità e per vergogna.
*ANTONIO SACCOCCIO (Roma, 1974), ricercatore ciberculturale compositore, scrittore, net.artista, (Università Tor Vergata, Roma). Ha pubblicato: AA.VV. Manifesti Netfuturisti (Avanguardia 21); numerosi articoli e saggi sul Futurismo, ha partecipato a conferenze, convegni e rassegne nazionali e internazionali (Università degli Studi di Genova, Rutgers University, Università Roma Tre, Universidad Complutense de Madrid, Università di Foggia, Carl von Ossietzky Universität Oldenburg, NeMLA, Usa ecc.) anche in altri centri di cultura (Musei Capitolini di Roma, Conservatorio "A. Casella" di L'Aquila, Eur Palazzo dei Congressi, Klaviere Backaus di Brema). Ha curato "Eredità e attualità del futurismo" (Roma, 2013). Fondatore del Net.Futurismo, tra i curatori della casa editrice Avanguardia 21, è autore di composizioni letterarie liriche e parolibere, oltre che di diversi manifesti programmatici, pubblicati in volumi internazionali. Ha realizzato numerosi brani elettrorumoristici, opere concettuali e installazioni multimediali esposte in diversi eventi nazionali.
*VIDEOPROMO

http://www.amazon.com/Gramsci-Italian-Edition-Roberto-Guerra-ebook/dp/B00N7T7XG0

Treccani

Futurismo: documenti, foto e citazioni nell ... - Treccani

www.treccani.it › Enciclopedia
«È dall'Italia che noi lanciamo per il mondo questo nostro manifesto di .... 2012.07.12 Presentazione di 'Futurismo Nuova Umanità' (Armando Editore) di Roby Guerra

mercoledì 22 ottobre 2014

domenica 12 ottobre 2014

Gramsci 2017 (Armando editore eBook)

La Notiziah24 Roma

Roma, Gramsci 2017 di Roberto Guerra (Armando editore)

settembre 5, 2014 • Cultura e Spettacolo
Gramsci 2017 – Dopo Berlinguer… Renzi, Grillo: per una sinistra italiana nell'era di Internet -del futurista ferrarese Roberto (o Roby) Guerra è stato appena edito in eBook dalla prestigiosa editrice romana Armando editore, specializzata in scienze sociali e testi universitari. Guerra rilegge per via letteraria futuribile (sullo sfondo appunto il futurismo, Marinetti e Majakowski), certa storia del progressismo italiano storico a partire da Gramsci, inclusi …Marx…Berlinguer, Pasolini, Sanguineti e Cacciari, aggiornandolo alle news contemporanee di .. Matteo Renzi, dialetticamente anche verso Beppe Grillo (come sintomo mutazione del web), sia a certo futuribile, del secondo novecento (McLuhan ecc.) o certo postmoderno, Deleuze-Guattari e Baudrillard o attuale (Capitoli ad es. su R. Campa, transumanista di sinistra, il critico d'avanguardia V. Conte, sui centri studi futuribili IIF di R. Paura e Space Renaissance di A. Autino. Interviste su Gramsci a G. Ceccchini  e lo stesso G. Manias -sociologo e curatore Biblioteca Gramsciana di Ales…, a S. Giovannini sul'Urfuturismo , note su Gramsci di Z. Ferrante, di A. Saccoccio, futurista anarchico su Renzo Novatore, di Luca Siniscalco, intervista all'autore). Un testo controcorrente, provocatorio, un recupero del Gramsci secondo Guerra non ancora veramente storicizzato (appunto anche mediatico e futuristico ante litteram, celebri certe sue pagine sul Futurismo ).

E il poeta non le manda a dire: " Questo breve saggio, già presentato in anteprima alla Biblioteca Gramsciana di Ales in Sardegna (luogo natale di Gramsci!), , discusso in convegni a Salerno, segnalato da media nazionali e siti rilevanti,  illustra le potenzialità di una nuova sinistra 2.0 dell'era di Internet, per una nuova società della conoscenza e progressista, dialettica verso il pensiero evoluto liberale/conservatore e cattolico, necessariamente anche contro anche certa casta "rossa" o Intellighenzia culturale radical chic cattomunista o nichilista, dove ancora prevale il pensiero unico ideologico". Non ultimo l'ebook si chiude con un poemetto sempre tributo a Gramsci scritto da Guerra nel 2012, a memoria del sisma emiliano, preceduto dalla sua prima raccolta poetica, "Fiori della Scienza", 1983! dove già parlava di Futurismo di sinistra e Intelligenza Artificiale.
E una intervista zoom all'autore:
D- Antonio Gramsci?  R – Come tutti i grandi innovatori stravolto da verminai di glossatori, è il tempo di rilanciarlo …  ha anticipato McLuhan e la scienza dei media e persino in chiave progressista non solo come accademico.
D- Il comunismo? R -  Utopia fallimentare e criminale, tranne parzialmente il PCI, eccezione mondiale, ovviamente da storicizzare, riformattare nei suoi archetipi positivi, socialismo "scientifico" e "utopico" (compresi futurismo e rivoluzione liberale…) verso l'era ormai 3.0
D- Il compagno Marinetti?  R – Anche Majakowskij, ovviamente, ma Gramsci captò eccome la rivoluzione incompiuta del futurismo…
D-  Mussolini?  Dopo le leggi razziali un disastro epocale, ma – come dimostra la stampa internazionale dell'epoca – presidenti Usa inclusi ecc.,  sempre un socialista quasi utopico. E semmai l'unico che ha realizzato il comunismo (chiamandolo fascismo!) in Italia, ma i "compagni" non se ne sono mai accorti!
D- Berlinguer?  R – La via italiana al socialismo, si diceva… Era vero e salvò la nazione, negli anni di piombo, dalla deriva estremista ben nota.
D- Matteo Renzi?  R- E' forse davvero l'Uomo del Futuro per la nuova Italia del XXI secolo, ha tagliato – e nessuno come lui- il congenito complesso di Stalin nella sinistra italiana, per quello certo residuo scetticismo…
D- Beppe Grillo? R – Un comico visionario, il primo a captare la news epocale di Internet  in Italia, meglio di tanta intellighenzia: purtroppo ancora figlio anche del '68, ha un valore metapolitico

Futurismo e Transumanesimo recensione


LA NUOVA FERRARA  UN VOLUME ELETTRONICO PER IL FUTURISTA GUERRA

Transumanesimo, secondo i ricercatori Max More e l'italiano Giuseppe Vatinno è una filosofia futuribile: nata in Usa negli anni 90 e poi diffusa anche in Italia a partire dagli anni 2000, sul solco della futurologia classica a partire dagli anni 50 del secondo novecento (da Robert Jungk a Alvin Toffler, Marshall McLuhan, in Italia Silvio Ceccato, Roberto Vacca, il Club di Roma di Aurelio Peccei celebre per bestsellers ecologici e previsionali sui "Limiti dello Sviluppo" di Meadows e altri). Recentemente sempre in Italia, a Napoli è operativo l'Italian Institute for the Future (IIF) a cura di Roberto Paura (e altri) che segnala, stabilizzata la new transhumanist, nuove rotte propulsive e mediaticamente piu complesse e più strettamente scientifiche. Esiste da tempo all'estero, anche un'ala artistica del cosiddetto transumanesimo, in Italia elaborata recentemente da certo futurismo contemporaneo e da scrittori di fantascienza. Questo, in sintesi, lo scenario dell'ultimo saggio del futurista ferrarese Roby Guerra (Futurismo e Transumanesimo. La Poetica di Internet, La Carmelina, ebook, 2014)-  (autore anche per l'editoria nazionale con Armando editore di Roma): uno zoom divulgativo su certo futuribile contemporaneo in Italia, tra arte e scienza sociale: oltre allo stesso Paura, autore recente di Futuro in Progress, segnalati i principali protagonisti della futurologia attuale italiana, da Roberto Manzocco a Estropico, a Adriano Autino agli stessi Vatinno e Vaj, a ricercatori ciberculturali quali Giulio Prisco, Antonio Saccoccio , Vitaldo Conte, Marcello Francolini, Sandro Battisti, David De Biasi, a artisti stessi contemporanei quali la pittrice Giancarla Parisi, Antonio Fiore Ufagrà, Graziano Cecchini, Alessandro Amaducci e il net artista Daco. Evidenziati o segnalazioni anche per il "ferrarese" (originario di Salerno) scrittore dinanimista Zairo Ferrante, per gli stessi Vitaliano Teti, Riccardo Roversi, Andrea Amaducci, Dj Afghan e altri. Il libro elettronico nel suo focus divulgativo e letterario-artistico è preceduto da una breve revisione post internet del futurismo stesso.

mercoledì 13 agosto 2014

La nuova storia del futurismo (Armando eBook)

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La (nuova) storia del futurismo in un ebook

Opera del ferrarese Roby Guerra

Edito già nel 2012, cartaceo dai tipi di Armando editore, editrice storica specializzata nelle scienze sociali e testi universitari (a suo tempo la prima a lanciare in Italia figure come Marshall McLuhan e Karl Popper), arriva la versione eBook, digitale per "Futurismo per la nuova umanità" del futurista ferrarese Roberto (o Roby) Guerra (sempre Armando, Roma),
L'opera, la cui versione cartacea - a suo tempo già presentata a Ales, Oristano, alla Biblioteca Gramsciana, a cura di Giuseppe Manias (Ales è luogo natale di Antonio Gramsci,) e a Ferrara, all'High Foundation Festival, segnalata anche da siti specializzati d'avanguardia sulle nuove tecnologie – offre la "scheda programmatica di certa revisione del futurismo in chiave postmoderna" (e di sinistra 2.0, secondo le parole esplicite di Guerra, vedi anche Roby Guerra wikipedia), forse la più radicale contemporanea. La storia del futurismo post 1944, dopo la scomparsa di Marinetti, fino ad oggi e in progress: l'autore di questo volume, con originale prospettiva letteraria e particolare rigore empirico, fornisce delle interessanti argomentazioni sull' avanguardia italiana. Una revisione sull'essenza tecnologica e futurologica del Futurismo storico, guardando agli studi di sociologi  quali McLuhan e De Kerckhove, e alle osservazioni sulla dis-continuità aggiornata del Futurismo nel secondo Novecento e inizio Duemila

venerdì 8 agosto 2014

Roma, segnalazione Roby Guerra, poesia terrestre per Israele e la Palestina


ROMA
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http://cinquewnews.blogspot.it/2014/08/Poesia-terrestre-Israele-Palestina-Baby-Einstein-arte-onirica-Vienna-Jerusalem.html

Baby Einstein  
e arte onirica  
da Vienna a Jerusalem   
Perchè la Pace?   
Urla Il Piccolo Hans   
nel/dal villaggio dei dannati  
fuggito dalla pellicola   
nella Striscia horror   
mutazione radioattiva del virtuale in Reale   

Baby Averroè  

e arte magica   
da Babilonia a Jerusalem

Perchè la Guerra?

urla Aladino

dal/nel villaggio di Ali Baba

fuggito dal Tempo

nell'horror Striscia

radioattiva mutazione del virtuale in Reale


Dalle Mille e una Bomba

al Desiderio del Futuro


Madison War Garden 2015


Anna Frank = Muhammad Ali (Cassius Clay)

Campioni del Mondo


Terre Promesse? No grazie!

Unica Patria la Terra!

Siamo tutti Terrestri!



Roby Guerra

*photo MIX dell'autore (poesia visiva Einstein+Freud  Perchè la TERRA!

giovedì 19 giugno 2014

Il Tempo La Storia (Roma) segnala l'ebook urfuturista de La Carmelina

*photo Luca Gallesi,economista e giornalista de IL Giornale ecc.,  tra gli autori intervistati nel libro
eBook  Urfuturismo Futurismo Oggi 2000   01   "Al di là della destra e della sinistra..."

A CURA DI ROBY GUERRA E SANDRO GIOVANNINI

INFO
http://www.iltempolastoria.it/eventi/cera-una-volta-il-futuro/
http://www.iltempolastoria.it/chi-siamo/

http://lanotiziah24.com/2014/06/roma-luca-gallesi-in-urfuturismo-al-di-la-della-destra-e-della-sinistra/
http://lanotiziah24.com/2014/06/roma-ferrara-rilancia-la-rivista-futurismo-oggi-di-benedetto-e-tallarico/
(ELENCO AUTORI)


Il Tempo La Storia di Roma, a cura di Roberto Bonuglia, giovane associazione culturale della Capitale, già premiata dal Presidente Napolitano stesso, per la sua azione culturale particolarmente creAttiva (con due t, nessun refuso), incontri culturali ad esempio con i vari Corrado Augias, Oliviero Beha, Gianni Borgna, Achille Bonito Oliva, Franco Cardini, Umberto Croppi, Ernesto Galli della Loggia, Emilio Gentile, Paolo Guzzanti, Carlo Lizzani Bruno Vespa, Luciano Violante...  ha ogg con un lungo articolo segnalato e elogiato particolarmente il nuovissimo eBook de La Carmelina di Ferrara,  Futurismo Oggi 2000  01  Urfuturismo, versione ampliata del cartaceo Al di là della destra e della sinistra, del 2013,  entrambi a cura del poeta ferrarese Roby Guerra e del filosofo Sandro Giovannini. Nello specifico evidenziata la sinergia con la storica rivista sempre di Roma, Futurismo Oggi a cura di Enzo Benedetto, secondo novecento (poi Centro Studi omonimo a cura di Luigi Tallarico, famoso storico dell'arte del futurismo, con i nuovi futuristi di oggi, tra i membri, i vari Vitaldo Conte, Riccardo Campa, Anonio Saccoccio, tutti inclusi nei volumi). Note anche del celebre Graziano Cecchini (La Fontana Rossa di Trevi del 2007) e di Marcello Francolini, giovane critico d'arte. E tra gli autori, circa 50, nomi di spicco nazionale: ad esempio Luca Gallesi, Pierfranco Bruni, Miroslava Hajek, Sandro Battisti, Giuseppe Manias (Biblioteca Gramsciana, Ales), Giovanni Sessa (Scuola romana di filosofia politica).  Non ultimo anche diversi scrittori ferraresi:   Riccardo Roversi, Zairo Ferrante, Emilio Diedo, Raimondo Galante, Mauirizio Ganzeoli, Sylvia Forty, gli stessi Laura Rossi (operatrice culturale) e Alberto Ferretti Così la testata blog de Il Tempo La Storia: (estratto minimo)"..
L'obiettivo di Roby Guerra, futurista antagonista ferrarese e Sandro Giovannini, poeta e filosofo del Movimento Nuova Oggettività e della Scuola Romana di Filosofia Politica (Università La Sapienza di Roma), è proprio riesumare il Futurismo come una fenice che risorge dalle proprie ceneri.
Questo nuovo, vecchio e sempiterno Futurismo è la voce della Cybercultura italiana, a cominciare dall'essere letto e pubblicato come ebook. Questo "Futurismo senza alcun -ismo'", come dice lo stesso Guerra: perché non è un regime totalitario dell'Arte, ma una perpetua scienza dell'invenzione e della produzione umanistica. Nell'era di Internet e della Rivoluzione Mediatica, il Web e l'Immaginazione sono al potere, anzi. Sono il Potere. "Contro la società liquida e dei simulacri. Artisti e scrittori in volo in una astronave immaginaria (…) Ognuno un nanouniverso parallelo."

lunedì 16 giugno 2014

Urfuturismo Futurismo Oggi 2000 n. 1 "Al di là della destra e della sinistra..."

http://www.bookrepublic.it/book/9788896437964-futurismo-oggi-2000-01-urfuturismo/


http://lanotiziah24.com/2014/06/roma-ferrara-rilancia-la-rivista-futurismo-oggi-di-benedetto-e-tallarico/#

Roma, Ferrara rilancia la rivista Futurismo Oggi di Benedetto e Tallarico
giugno 5, 2014 • Cultura e Spettacolo

On line la nuova edizione versione ebook per il volume del 2013,  AA.VV., Al di là della Destra e della Sinistra… a cura di Roby Guerra, futurista ferrarese antagonista e di Sandro Giovannini, poeta – filosofo, del Movimento Nuova Oggettività e Scuola Romana di Filosofia Politica (area Univ. La Sapienza, Roma). E importanti download: Sempre edito da La Carmelina di Federico Felloni, l'eBook ora inaugura i quaderni cosiddetti Futurismo Oggi 2000, primo numero URFUTURISMO, ovvero il rilancio digitale della storica ultima rivista futurista del secondo novecento a cura di Enzo Benedetto e lo stesso celebre storico d'arte Luigi Tallarico, benemerito di Stato per la cultura, entrambi di Roma. Futurismo Oggi fu attiva dagli anni '60 al 1993 con la scomparsa di Benedetto, futurista amico di Marinetti fin dalla gioventù. (Poi dallo stesso Tallarico, elaborata in Centro Studi Futurismo Oggi, sempre a Roma).

La rivista pur di nicchia conservò la memoria del futurismo nel secondo novecento e ebbe aderenti illustri quali il MoMa di New York e il Centre Pompidou di Parigi. Ci scrissero, in età giovanile, lo stesso Guerra e anche Riccardo Roversi, tra i ferraresi, oltre a tutta l'area futurista ancora superstite dopo la scomparsa di Marinetti, gli stessi Antonio Fiore, Giovanni Lista, Gino Agnese, Francesco Grisi, Vitaldo Conte, Marzio Pinottini e altri.  La  nuova versione ebook, tra le note collaudi introduttivi lo stesso Tallarico e Antonio Saccoccio, Sandro Giovannini e Giovanni Sessa, Marcello Francolini, inoltre, integralmente replicata con gli stessi autori del "cartaceo"  – sempre in forma intervista -  (vedi elenco di seguito), no è ampliata con una  nuova sezione e nuovi autori, alcuni molto rilevanti.  Infine così Guerra annuncia la News editoriale: " Con questa sinergia, grazie a Federico Felloni, l'editore, La Carmelina edizioni – una sede anche a Roma – si pone come Link editoriale inedito a Ferrara, oltre il localismo deja vu e mummificante, al passo con la nuova cibercultura nascente in Italia, antagonista e conoscitiva, come devono fare scrittori e editori: La cultura Viva come autentico Ossimoro 3.0, rispetto a certa ignoranza conclamata e alla spersonalizzazione della Casta Politica e degli intellettuali attardati".

*(NEWS-parte 4… IL SUBLIME AVVENIRE) : (Interviste a ) Marco Tani, Max Scordamaglia, Laura Rossi, Daniela Rispoli, Antonella Pignotta, Miroslava Hayek, Giancarla Parisi, Luca Gallesi, Alessandro Guzzi,  Mimmo Centonze, Luca Calselli,, Tommaso Busatto, Pierfranco Bruni, Roberto Bonuglia, Sandro Battisti. 
PARTE 1 NUOVA OGGETTIVITA' E-O NEW REALISM  (Interviste a ) Luigi Sgroi, Giovanni Sessa, Francesco Sacconi, Paolo Melandri, Roby Guerra, Sandro Giovannini, Vitaldo Conte, Giuseppe Casale.
PARTE 2  URFUTURISMO E DINTORNI (Interviste a ) Stefano Vaj, Riccardo Roversi, Maurizio Ganzaroli, Marcello Francolini, Sylvia Forty, Antonio Fiore (di A. Brugnoli), Alberto Ferretti, Zairo Ferrante, Emilio Diedo, Riccardo Campa, Pierluigi Casalino (di Alessia Mocci) , Graziano Cecchini, Alessio Brugnoli.
PARTE 3 (TEMPI NETMODERNI) (Interviste a ) Luca Siniscalco, Fabio Scorza, Maria Antonietta Pinna, Giuseppe Manias, Raimondo Galante, Giovanna Guardiani, Francesca De Carolis, Daco, Seconda Carta, Mauro Biuzzi.
   
Info FERRARA-ITALIA http://www.ferraraitalia.it/roby-guerra-rilancia-futurismo-oggi-con-la-carmelina-11540.html

Futurismo contemporaneo doc e la criptica d’arte


Roma, il Futurismo e la criptica d'arte

La Notiziah24 

guerra.roby.robotnica@blogger.com

giugno 16, 2014 • Cultura e Spettacolo, ROMA

Futurismo Oggi 2000…  C'era una volta l'ultima… rivista ufficiale "Futurismo Oggi", periodico dei giovani futuristi italiani: a Roma e diretta da Enzo Benedetto. Memoria storica del futurismo Idea del secondo novecento. Pur chiamata alle armi per i futuristi sopravvissuti, come lo stesso Benedetto, alla fine del movimento storico con la scomparsa di Marinetti, la dis-continuità futurista – sopravvissuta anche alla seconda guerra mondiale – fu costretta per certo ben noto "negazionismo" culturale e ideologico a vivere praticamente clandestina.

In Italia, sia ben chiaro: 
Tra gli aderenti, infatti il MoMa di New York e il Centre Pompidou. 
Quel negazionismo culturale nazionalcomunista, alla faccia, sia ben chiaro dello stesso immenso Antonio Gramsci, è oggi tra le pagine più vergognose della storia dell'arte italiana. Come noto, in questo 2014, il Museo Guggenheim di New York, non a caso, a cura della bravissima Vivien Greene, con la grande mostra retrospettiva "Futurism, 1909-1944: Reconstructing the Universe", archivia definitivamente qualsivoglia residuale scetticismo o peggio sull'avanguardia italiana fondata da Marinetti. Avanguardia che continua dowloadata, aggiornata, e nella sua logica del senso "scientifica" e neoumanistica. Futurismo senza alcun "ismo", l'arte scienza del nostro tempo eco-techno-scientifico. 
Neofuturisti e-o scrittori, artisti, giovani e meno giovani, noti o emergenti, per la parola e la bellezza del / dal futuro, per il XXI secolo. Spiriti liberi, oltre qualsiasi nostalgismo novecentesco paleopolitico. La politica e i partiti sono morti, non gli umani e gli dei! Oltre ogni narcisismo s-oggettivo e implosivo e autoallucinatorio: oltre ogni eteronomia collettivistica. Nell'era della Internet revolution, il Web (e l'Immaginazione) al Potere. 
Contro la società liquida e dei simulacri… Artisti e scrittori in volo in una astronave immaginaria, la rotta di questa esplorazione. Ognuno un nanouniverso parallelo.
Alcuni nomi?  Chi scrive e Sandro Giovannini (Scuola romana di filosofia politica), Antonio Saccoccio (Nelfututurismo e docente universitario, Roma),  Vitaldo Conte-Vitaldix (critico d'arte, poeta, saggista, performer), Riccardo Campa, Stefano Vaj e Giancarla Parisi (transumanisti), Antonio Fiore Ufagrà  (Cosmofuiurista ex Movimento Agrà) e Graziano Cecchini  (Fontana Rossa, Piazza di Spagna blitz,  Free Tibet, Biennale Principato di Monaco 2014…), Mimmo Centonze (pittore del ritorno alla Forma degli anni 2000)  Marcello Francolini (Critico d'arte, conferenze sul futurismo in Albania ecc. ), Luca Calselli (architetto, Palazzo delle Esposizioni, Roma, ecc.), Pierluigi Casalino (Fuiurismo magico-arabo), Mauro Biuzzi (ariista, critico d'arte, e ass. Moana Pozzi official) ecc., Elena Cecconi (Space Renaissance Art), Stefano Balice, Max Scordamaglia, Tommaso Busatto (electromusicisti del Mov. arte vaporizzata, anche segnalato per il live set MoMAV in Usa).
Naturalmente anche critici e storici doc del/nel/sul/futurismo (senza ismo!): Lista, Carpi, Antonucci, Di Genova, Duranti, Hajek, Bruni…   "Futurismo prossimo venturo" diceva Francesco Grisi. Dopo il Guggenheim… è finalmente chiaro anche in Italia!
    RobyGuerra

venerdì 21 marzo 2014

Transumanesimo contro l'estrema destra


Non abbiamo bisogno di stati etici ma di stati macchina che risolvono i problemi.
I problemi eventuali sociali in un regime antiproibizionista sono individuali e ne rispondono eventualmente le persone ecc.,. Ogni stato etico è reazionario. Essere proibizionisti oggi alla luce della scienza, quella vera, e del Reale Criminale che sfrutta il proibizionismo significa essere complici della criminalità che neppure deve fare gli spot per la sua attività! Il resto sono balle e primitivismo neuronale e sinaptico. E lo dicono anche i Conservatori illuminati, vedi: http://www.ilgiornale.it/news/cultura/i-nemici-libert-saranno-spazzati-risata-scettica-980080.html
Ecco questo incipit off topic apparentemente, mai e poi mai potrebbe essere controfirmato da qualsivoglia reazionario... lo rilanciamo come icona vivente e ad futurum per chiarire definitivamente una certa querelle politica a tutta una serie di ambienti culturali e giornalistici attardati che – purtroppo- inquinano Internet e la Rete, ma a volte anche off (per fortuna quasi sempre,almeno dialettici a parte certi scenari fondamentalisti), scrivendo alcune delle più grosse balle contemporanee sul Transumanesimo cosiddetto, la nuova futurologia scientifica. In particolare chiariamo quel che i transumanisti stessi denunciano ogni tanto, ovvero certa strumentalizzazione reazionaria da parte in Italia e all'estero di -appunto- sedicenti gruppuscoli esplicitamente di estrema destra. Prima (siamo anche noi futuristi e transumanisti) ci hanno rotto le palle in Italia quelli di Casa Pound con certe velleità transumaniste inconciliabili. E sia ben chiaro, noi a suo tempo neppure li abbiamo demonizzati, alla luce di certi manifesti promettenti (pubblicizzati anche dalla stampa nazionale) e di alcuni studi, uno in particolare di un giornalista di sinistra che appunto analizzava anni fa il fenomeno con esiti sorprendenti: nessun revisionismo ma neppure li demonizzava. Poi recentemente, ma già ampi segnali regressivi da troppo tempo, CP non ha trovato di meglio che allearsi ufficialmente con in neonazisti greci di Alba Dorata (con buona pace sia di Yeats e dello stesso Ezra Pound). Ultimamente in ambito internazionale sono a quanto pare stati segnalati poi Transumanisti Monarchici e addirittura Ariani!!!
Ora questi trolls pseudoculturali danneggiano parecchio l'Immagine pubblica dei transumanisti.
Non bastavano altri grupppuscoli o pazzi solitari, più o meno new age o appunto fanatici fondamentalisti cristiani che delirano sul Transumanesimo affibbiando etichette da vero e proprio TSO: Nuovo Ordine Mondiale e via dicendo. O certa stessa stampa italiana, in avaria sinaptica e epistemologica che confonde il transumanesimo per fantascienza (peccato che Asimov e Orwell(e molti altri) spieghino meglio oggi il Reale dei loro spesso editoriali sulla cronaca politica e sociale e italiana degli ultimi decenni...) o per Scientismo ottocentesco, come se figure come Freud, Jung, Huxley, Wittgenstein, Wiener, Kuhn, Jacob, Popper, Feyerabend ( e nomi intercambiambili per la scienza del '900 stessa e contemporanea) non fossero mai esistiti; mal interpretando pure magari gli stessi Galileo, Voltaire, Lamettrie, Pascal, Leibniz, Babbage, Marx, Darwin, Comte, Sant-Simon... In Italia si sa la conoscenza sarebbe nata con Dante o Manzoni o il Gramsci  stravolto dei Bignami rossi... o Benedetto Croce o magari il conservatore (ma non banale anche se passapresentista) Fukujama per quel che riguarda il Transumanesimo, peggio ancora quel sosia del Re di Dune di G. Ferrara!!!!
Neppure serve confutare chissà quale punto e virgola: ci sono libri, blog, conferenze, soprattutto ricerche, promotori del transumanesimo nei paesi più evoluti, Usa – dove nacque, GB ecc., promotori di fama spesso internazionale, scienziati e accademici atipici (per fortuna!), pure scrittori di fantascienza (sic) certamente più celebri di qualsivoglia scrivano italico contemporaneo, ricercatori che lavorano per la Nasa e per Google, lo stesso... Google...: Minsky, Kurzweil, De Grey, Bruce Sterling, Dan Brown, e solo un “coriandolo” di un arcobaleno di nomi...
Ebbene uomini o macchine pensanti nel futuro prossimo, il Transumanesimo è essenzialmente rivoluzionario, basato esclusivamente sull' etica della conoscenza scientifica (per dirla con Huxley e Monod) e sull'estetica della conoscenza scientifica (per dirla con Natasha Vita More e altri artisti futuristi e transumanisti). Libertario, ateo e progressista, se si vuole- di Sinistra, LEFT : tuttavia non roba di estrema sinistra o veteromaterialismo... Ateo ma aperto- CHI LO DESIDERA- alla esplorazione e alla ricerca del divino, qualsiasi cosa esso sia eventualmente: ammette anche transumanisti cristiani. Ma NULLA NULLA A CHE VEDERE CON QUALSIVOGLIA NOSTALGIA REAZIONARIA O DI ESTREMA DESTRA NAZISTA O ESTREMA SINISTRA COMUNISTA TANTO PER ESSERE CHIARI SENZA SE E SENZA MA.
Eugenetica? Nulla a che vedere con certa degenerazione del primo novecento: semplicemente oggi la genetica un pochino più evoluta offre potenzialità di miglioramenti anche biologici (ma si legga non solo chissà quale potenziamento, ma alla nascita già tutta una serie di conoscenze sui nuovi umani per superare subito, dna mappa docet, predisposizioni di malattie già inferibili anche per l'età adulta ecc,).
Eccetera eccetera... poi se essenzialmente, per storia scientifica, progressista e LEFT potenzialmente almeno, grande apertura a ogni posizione democratica anche relativamente conservatrice.
TECNOCRAZIA? assolutamente no. Per una democrazia compiuta ed evoluta, basata sulla meritocrazia e la conoscenza (e l'immaginazione) scientifica: Semmai ogni transumanista lavora per estendere e favorire a tutti quanti, coloro che lo desiderano, sempre optional ogni potenziamento presente e futuro, le conquiste della scienza e della tecnologia, per una potenziale fruizione di massa, al di là dei costi in sé che potrebbero favorire se non una tecnocrazia politica una tecnocrazia finanziaria e oligarchica, una casta di superuomini. Lavorando in tal senso, come antivirus, per politiche future governative di agevolazioni alle classi meno abbienti!

Il Transumanesimo , parola stessa peraltro contingente e provvisoria, all'estero da un pezzo si parla di Humanity+, è un UMANESIMO SCIENTIFICO RADICALE, nel solco del Futurismo e della Futurologia (scientifica). Null'altro.

RobyGuerra 

 

martedì 4 marzo 2014

Futurismo e Transumanesimo recensione di Sandro Battisti

"...Ho letto Futurismo e Transumanesimo, la poetica di Internet, saggio uscito in eBook per le Edizioni La Carmelina, a cura del vulcanico e attivissimo neofuturista Roberto Guerra, che ho già segnalato qui.
Roberto esplora da tempo la galassia avanguardista dell’arte e del pensiero speculativo a essa correlato, sviscerando i molteplici punti di adesione che la realtà ha stabilito saldamente con gli insegnamenti del Futurismo di Marinetti. Lo fa guardandosi bene intorno, considerando le conoscenze attuali mediate dalla tecnologia e dalle scienze e usando un metro connettivista in cui non c’è nulla di veramente slegato, in cui tutto si amalgama per donare a chi riesce a vedere con gli occhi della propria consapevolezza un corpo coeso di informazioni, in cui l’umanità sta rapidamente mutando per donarci un futuro nuovo, un’evoluzione della nostra razza che, tramite il Transumanesimo, ci porterà verso molteplici mutazioni dei nostri organi, fisicità, potenza, che cambieranno inevitabilmente il nostro modo di pensare e di rapportarci con quello che abbiamo intorno.
Veramente tanti i punti di discussione presenti nel saggio, che toccano la psicoanalisi, Jung, la politica, i robot, la Fantascienza, la Scienza, le arti elettroniche e sperimentali in genere, la Letteratura, il Cinema; considerazioni in ordine sparso e caotico ma che tornano sempre al punto di discussione unico: la nuova umanità, la pulsione verso il futuro, il cambiamento epocale che stiamo cominciando ad attraversare. Tutto appare come l’atto di fondazione, finalmente, del Futuro, di questo nuovo futuro che fin dai tempi di Dick e del cyberpunk sentiamo teorizzare e che, finalmente, sembra essere arrivato; Guerra ci fa scivolare su questo tappeto di realtà incipienti e ci rende partecipi, c’illumina con rara lucidità il cammino che ci aspetta"  (Sandro Battisti)



Literary recensione di Gramsci e il 2000

Gramsci e il 2000. Per una sinistra italiana nell'era di Internet (La Carmelina, 2013)

Quest’accurato saggio, notevolmente spaziale quanto a cronologia (da Gramsci e fino al presente), di Roby Guerra, all’insegna d’una scrittura neofuturista, com’è nell’irrinunciabile mentalità e nel consequenziale stile dell’autore, guida ad un approfondimento sulla poliedrica attività intellettuale ed innegabilmente politica di Antonio Gramsci – Ales (OR), 1891 † Roma, 1937; membro del PSI e fondatore de L'Ordine Nuovo, 1919; fece parte dell'esecutivo dell'Internazionale Comunista, 1923;e poi, segretario e deputato del Partito Comunista d'Italia (PCdI), 1924, affrontò la questione meridionale, indirizzando la politica dei comunisti verso l'unione con i socialisti massimalisti.
Un Gramsci che proprio, ed ineludibilmente, dal precipuo punto di vista politico, viene coerentemente raffrontato con uno dei suoi più degni successori, Enrico Berlinguer (cfr. 2011 Elogio postmoderno di Enrico Berlinguer, pp. 31-32). Sardo Gramsci e sardo Berlinguer (Sassari, 25 maggio 1922 † Padova, 11 giugno 1984; segretario generale del Partito Comunista Italiano dal 1972). E poi, transitando per il comunque sempre attuale politico filosofo veneziano Massimo Cacciari (2009 Massimo Cacciari a la 7: 360° oltre la sinistra, pp. 26-27), il confronto giunge a convergere su un attuale interprete, molto gettonato protagonista della politica: Matteo Renzi. Personalità, quest’ultima, che, benché ideologicamente più centrista, è in ogni caso mossa da un piglio ugualmente rivoluzionario sul piano programmatico, se non più spregiudicato (2011 Manifesto per Matteo Renzi, pp. 33-34).
Il libro, quale produzione cartacea, edito nel giugno 2013, e segnalato dall’Istituto Gramsci di Grosseto nonché dalla Biblioteca Gramsciana di Ales, non poteva che essere posto in ristampa. È anche questa una delle motivazioni del richiamo che la presente recensione si propone come obiettivo, oltre al largo merito in sé che l’opera ha maturato, condotta con acume d’indagine e lungimiranza nell’intrinseca proposta.
L’analisi, nella sottile filigrana mentale dell’autore, potrebbe ambire inoltre a portare alla prova provata, se ce ne fosse ancora bisogno, che il nuovo futurismo, di cui Guerra ne è parte integrante e centrale nella propulsione propagandistica, può (non è, ma può, in quanto l’apertura è a trecentosessanta gradi) essere inteso addirittura in transito nell’opposta strada di ‘sinistra’, rispetto a quella cogente ‘destra’ che ne aveva intravvisto lo sviluppo del primevo movimento nel suo apicale contesto artistico ed estetico, inevitabilmente coincidente ad un’ideologia, quella fascista, logicamente agganciata alla dinamica della storia.
D’altronde è stato ben colto il teorema stimolo a tale suggestione, emergente dal pensiero di Gramsci:
«I futuristi, nel loro campo, nel campo della cultura, sono rivoluzionari; in questo campo, come opera creativa, è probabile che la classe operaia non riuscirà per molto tempo a fare di più di quanto hanno fatto i futuristi», cfr. p. 5, Premessa.
Ecco che, a parte i doverosi nomi di Marx e Marcuse e quello parzialmente pertinente di Baudrillard, altri nomi quali quello, assolutamente centrato, di Marinetti e quelli laterali, più ambigui sul piano strettamente argomentativo, di Sanguineti e Pasolini, reggono un’ampia analisi nel senso surriferito.
Il contesto della ricerca è peraltro egregiamente supportato da un’assortita quanto qualificata appendice, elaborata sulle interviste di Roby Guerra a Giuseppe Manias e Graziano Cecchini, in qualità d’opinionisti (pp. 38-42); sull’intervista, questa volta arrovesciata, di Luigi Siniscalco allo stesso Roby Guerra (pp. 46-48); e su un’eloquente nota di Zairo Ferrante (“Morte per indifferenza”. Saggio semi-para-poetico di un indifferente, pp. 43-45); a parte le dovute indicazioni di riferimento: nota curricolare sull’autore (p. 49) e bibliografia (pp. 50-51).
Chiude con eleganza ed eloquenza, futuristicamente parlando e soprattutto da autentico neofuturista, Roby Guerra, inneggiando ad una più che condivisibile rivoluzione sociale di tipo indubbiamente pacifista (2012 Lotta armata X il futurismo: i futuristi per la netgeneration / Rottamatori, antipolitici e pirati, pp. 34-35). Dimodoché l’oramai sbiadita teoria della ‘lotta cruenta’ o altrimenti ‘lotta armata’, come la si voglia definire, lascia il posto ad una molto più congeniale e gradita ‘lotta amata’, priva di quella bellicosa erre che, da Marx in poi, ha fatto tanto discutere sul piano sia teoretico sia politico.
Concetto parzialmente evidenziato nel componimento che Guerra, molto candidamente nonché poeticamente, dedica all’ideologista di Ales, a parodia de Le ceneri di Gramsci, di Pasolini (II - Micro-canto di un usignolo electro (dalla Terra Rossa, pp. 9-10).
Lasciatemi allora dire ancora una cosa. Anzi, è una domanda che voglio porre, e con essa terminare: non vi sembra che in ciò, cioè in quest’emergente idea d’un futurismo, istituzionale sì ma antipolitico, vi sia una linea di continuità con la nuova dottrina pontificale di Papa Francesco? 

Emilio Diedo